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L'associazione Aiace, per voce
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dell'avvocato Giuseppe Gullotta, ha
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inviato una formale protesta al
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direttore generale dell'Azienda
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sanitaria provinciale numero 3 di
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Catania, al presidente del comitato
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consultivo aziendale, all'assessore
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regionale per la salute e al presidente
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della Regione Siciliana Renato Schifani.
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La segnalazione denuncia il collasso del
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servizio di prenotazione unica
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telefonico accessibile tramite il numero
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ritenuto di fatto inaccessibile da
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numerosi cittadini dei comuni di Bronte,
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Maletto, Maniace e Randazzo. Secondo
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quanto riportato dall'associazione, il
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disservizio non rappresenta un caso
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isolato, ma una criticità cronica che
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perdura da anni, nonostante le promesse
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di potenziamento dell'organico.
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Centinaia di segnalazioni documentano
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l'impossibilità di contattare il CUP con
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utenti costretti a tentativi infruttuosi
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di prenotazione per ore o giorni,
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addirittura. L'avvocato Gullotta, che ha
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personalmente verificato la situazione
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lo scorso 17 ottobre, ha testimoniato
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l'impossibilità totale di ottenere linea
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pubblicando un video della prova sui
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canali social dell'associazione.
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La protesta sottolinea anche le gravi
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conseguenze sociali del disservizio, in
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particolare per gli anziani e per chi
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non è in grado di utilizzare l'app
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Telematica ASP con te. Per molti
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cittadini l'impossibilità di accedere al
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CUP telefonico equivale, denuncia Iace.
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a una negazione del diritto
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all'assistenza sanitaria sancito dalla
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Costituzione. L'associazione chiede
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interventi urgenti, un piano strutturale
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di potenziamento del servizio telefonico
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da parte dell'ASP e un intervento
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diretto della Regione per accelerare le
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procedure di assunzione del personale
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necessario. È tempo di porre fine a
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questa situazione di inciviltà e
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abbandono, conclude la lettera firmata
