TVA NOTIZIE 04-11-25

[Musica]

Consiglio comunale ieri sera adrano sui gravi fatti accaduti il 28 ottobre. dell'aggressione verbale al sindaco,

frutto di una campagna d'odio sui social ad opera di pochi, si legge nell'ordine del giorno approvato dal civico

consesso. L'invito è quello di abbassare i toni a Palermo nuova inchiesta su presunti

appalti truccati coinvolti l'ex presidente della regione Totocuffaro e l'ex ministro Saverio Romano. 18 gli

indagati. Grande partecipazione questa mattina ad Drano alla manifestazione celebrativa

della festa dell'Unità Nazionale delle Forze armate lungo corteo con rappresentanti delle istituzioni delle

forze dell'ordine di associazioni e scolaresche. Corsa clandestina di cavalli a Campo

Rotondo e tenneo. Denunciati due fantini del Messinese.

A Belio si è svolto un convegno sul fico d'India tra tradizione e innovazione.

A Motta Sant'Anastasia, seduta infuocata del consiglio comunale. Alta tensione in aula.

Adirare un pulmino delle misericordie bloccato un'ora davanti all'ospedale per la sosta a pagamento. Protesta dei

volontari per il diritto alla salute.

[Musica] Buonasera, nuova edizione con la nostra

informazione consiglio comunale ieri sera ad Adrano in seduta urgente per

discutere la vicenda dell'aggressione verbale al sindaco Mancuso da parte di un cittadino. Aggressione frutto di una

campagna d'odio sui social ad opera di pochi, ha detto Mancuso. Il consiglio

comunale alla fine ha approvato un ordine del giorno di condanna. Sentiamo. Riunione del Consiglio Comunale ieri

sera adrano convocato in seduta urgente per affrontare la vicenda legata

all'aggressione verbale al sindaco Mancuso da parte di un cittadino nella seduta dello scorso 28 ottobre. Seduta

che è stata caratterizzata dal lungo intervento del primo cittadino che ha

naturalmente condannato a chiare lettere il comportamento adottato nei suoi confronti. Una violenza verbale definita

strumentale è frutto di una campagna d'odio sui social ad opera di pochi.

Mancuso alla fine ha invitato tutti ad abbassare i toni, ma prima con decisione

ha detto che non è tollerabile quello che è avvenuto nell'aula simbolo delle istituzioni cittadine alla presenza, tra

l'altro di una scoleresca impegnata in un'attività di educazione civica. L'aula

del consiglio comunale non è il barza, ricordato il sindaco. Pertanto il

pubblico deve astenersi da qualsiasi segno di approvazione o disapprovazione.

Insomma, l'aula consiliare non è neanche lo stadio e non si tifa per nessuno,

figuriamoci se si inveisce in maniera scomposta contro un rappresentante delle

istituzioni che è anche pubblico ufficiale. Alla fine di ieri sera il consiglio comunale ha approvato con il

voto favorevole dei 14 consiglieri presenti l'ordine del giorno avente per

oggetto condanna dell'aggressione verbale delle minacce al sindaco Mancuso

e iniziative per la tutela delle istituzioni e del confronto democratico.

Nei giorni precedenti all'aggressione, si legge, tra l'altro nel documento, si è registrata sui social una campagna

caluniosa, pretestuosa e invontata, orchestrata da sparuti soggetti mossi da

finalità di discredito personale e politico nei confronti del sindaco e

dell'amministrazione comunale. L'ordine del giorno conclude impegnando sindaco e

giunta a valutare ogni iniziativa, anche di natura legale, a tutela dell'immagine

del Comune di Adano e dei suoi rappresentanti istituzionali.

Adrano sarà attivato l'ufficio di prossimità, un importante presidio di giustizia e di assistenza ai cittadini,

finalizzato a facilitare l'accesso ai servizi giudiziari e a garantire una maggiore tutela dei diritti delle

persone e delle famiglie, in particolare dei soggetti fragili. I cittadini potranno disporre di uno sportello

dedicato per ricevere informazioni, assistenza e orientamento in materia di

amministrazioni di sostegno, tutele, autorizzazioni al compimento di atti e

altri procedimenti di competenza del Tribunale Civile. Per il sindaco di

Adrano Fabio Mancuso è il risultato raggiunto e frutto di un costante impegno nella promozione di servizi che

avvicinino le istituzioni ai bisogni concreti dei cittadini.

A Palermo nuova inchiesta su presunti appalti truccati coinvolti l'ex

presidente della Regione Totocuffaro e l'ex ministro Saverio Romano. 18 in

tutto gli indagati. Sentiamo. È una nuova bufera giudiziaria quella che scuote Palermo. La procura del

capoluogo siciliano ha acceso i riflettori su un presunto sistema di appalti pilotati in sanità e nei lavori

pubblici regionali. 18 gli indagati al centro dell'inchiesta, l'ex presidente

della Regione Sicilia Totocuffaro, oggi leader della Democrazia Cristiana Siciliana, insieme a Saverio Romano, ex

ministro e parlamentare. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, un comitato d'affari sarebbe riuscito a

condizionare gare, nomine e assunzioni, favorendo imprese considerate amiche in

cambio di sostegni economici e politici. Le ipotesi di reato sono associazione a delinquere, corruzione e turbativa

d'asta. La procura ha chiesto per diversi indagati, tra cui Cuffaro e Romano, gli arresti domiciliari, ma la

decisione spetta ora al giudice per le indagini preliminari che valuterà le richieste nei prossimi giorni. Intanto

sono in corso per acquisizioni e sequestri in uffici pubblici e sedi private per ricostruire la rete di

rapporti tra funzionari, imprenditori e politici. Cuffaro, che già in passato aveva scontato una condanna per

favoreggiamento a Cosa Nostra, respinge ogni accusa e parla di un nuovo attacco politico senza fondamento.

Grande partecipazione questa mattina ad Drano alla manifestazione celebrativa della festa dell'Unità Nazionale delle

Forze Armate. Un lungo corteo con rappresentanti delle istituzioni, delle

forze dell'ordine, di associazioni e scolaresche. Attraversato il centro cittadino fino al monumento ai caduti di

piazza Armando Diaz. Sentiamo con una massiccia partecipazione questa

mattina Drano ha commemorato la giornata del 4 novembre con la manifestazione celebrativa della festa dell'unità

nazionale e delle forze armate. Anche quest'anno raduno dei partecipanti in

via Aurelio Spampinato, di fronte il palazzo comunale. Da qui un lungo corteo

guidato dal sindaco Fabio Mancuso ha attraversato il centro cittadino con rappresentanti delle forze dell'ordine e

delle forze armate, assessori e consiglieri comunali, rappresentanti delle associazioni di volontariato

cittadino e i babysindaci e poi le tante scolaresche che hanno colorato la

manifestazione di speranza. Dopo aver attraversato via Roma e via Cappuccini,

il corteo ha raggiunto Piazza Armando Diaz, ovvero il monumento ai caduti di

tutte le guerre. ad accogliere i partecipanti, l'orchestra e il coro dell'Istituto Comprensivo Guzzardi di

Adano che hanno eseguito brani patriotici. È stato affidato ai

volontari della scuola delle Tre età il compito di condurre la corona di alloro

e deporla ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre con il sindaco Mancuso. Quindi i vari interventi tutti

inneggianti alla pace. Ricordate anche i bei gesti di Vittoria e Alberto, i due

cittadini adaniti che hanno contribuito a fare recuperare la lapide che era stata recentemente rubata dal monumento

ai caduti. Sindaco, abbiamo visto tante foto con i ragazzi, con le scolaresche, il futuro appartiene a loro. Purtroppo

lasciamo un mondo pieno di guerre, no? è una commemorazione per ricordare,

per trasmettere alle nuove generazioni quello che magari leggono solo nei libri e quello che è stato il sacrificio di

migliaia anche di adraniti che in guerra hanno lasciato la loro vita per la

libertà, per tutto quello che oggi noi usufruiamo con grande semplicità. Le

nuove generazioni devono comprendere che il sangue versato è servito a quello che

oggi possono fare, parlare, vestirsi come a loro meglio grada,

confrontarsi e avere quella libertà di pensare e di costruire una città

migliore nel caso della nostra Adrano. E la commemorazione è un momento di

riflessione, di trasferire questi concetti chiari, indissolubili e dove il sacrificio di

molti hanno permesso ad altre migliaia di persone di poter

vivere una nazione come quella italiana, piena di libertà, di democrazia, che

ancora oggi è difesa nelle istituzioni, dalle istituzioni, dalle forze armate,

dalle forze dialente per bene. Le guerre ancora nel mondo ci

sono, sembrano lontane, ma noi dobbiamo assolutamente prendere esempio da quello

che c'è in casa nostra. Dobbiamo ancora di più fare uno sforzo

anche sulla convivenza civile delle piccole cittadine, dei piccoli conflitti

che non sono conflitti di sangue, ma sono conflitti che non portano a

migliorare la civiltà urbana. E allora rispetto a questo è il nostro dovere

commemorare da un lato, ricordare dall'altro e trasferire alle nuove generazioni quello che di più positivo è

possibile. Ecco, questa mattina sono stati fatti due nomi che simboleggiano, diciamo, la cittadinanza attiva nella

nostra città, la piccola Vittoria e Alberto che hanno dato il loro piccolo

grande contributo per fare ritornare la Lapide che ricorda i nostri concittadini

che hanno sacrificato la loro vita per appunto la patria.

Perché chi ha fatto quel gesto, quel giovane che ha fatto quel gesto sotto il profilo culturale non ha capito il danno

enorme che stava provocando a una comunità. Una lapide che gronda di

sacrificio, una lapide che gronda di nomi che hanno dato tutto per questa

città. Sono partiti in guerra 18 19 anni, 21 anni. sono quelli i morti della

nostra Drano. Grazie a Vittoria che si è accorta della mancanza e grazie ad

Alberto che ha attivato subito e ha ritrovato la lapide lasciata

naturalmente dallo stolto che l'aveva tolta una domenica pomeriggio, come può

succedere in una piazza come questa, peraltro videosorvegliata, è un fatto assolutamente culturale di fregio a

quelle che sono le regole del vivore civile, ma la cittadinanza attiva ha

risolto tutto. nella logica che deve trasferire, dobbiamo trasferire alle nuove

generazioni che ringrazio. Non a caso Alberto e Vittoria fanno parte delle nuove generazioni.

Il tenente colonnello dell'esercito italiano Adranita ha sottolineato un fatto importante, ha detto "Viene la

pelle d'oca ascoltare i bambini che cantano l'inno di Mameli".

Sì, assolutamente. I bambini sono la nostra testimonianza, il nostro futuro,

quindi è importantissimo che anche loro partecipino a queste cerimonie, che si

ricordano di quello che è stato e che quindi abbiano chiaro anche loro quello

che è successo affinché non si ripeta. Il concetto di libertà sembra scontato,

ma dopo quello che succede anche oggi in tutto il mondo significa che è un valore

da tutelare sempre. Sì, assolutamente l'ho sottolineato nel mio intervento, la

libertà che noi diamo per scontata, purtroppo in tanti posti nel mondo così non è. Quindi è importante che noi ce la

custodiamo in maniera forte e decisa, perché senza di quella credo

che sarebbe una vita quasi inutile. È stata più volte sottolineata la

presenza dei più giovani, Rebecca Romano, sindaco metropolitano dei ragazzi. L'importanza di questa

iniziativa anche per voi ragazzi. Oggi ricordiamo i caduti che hanno che

sono morti in guerra per la libertà d'Italia. Però purtroppo la guerra ancora oggi eh non è soltanto un

ricordo, ma è attuale e quindi speriamo che trionfi sempre la pace.

Corsa clandestina di Cavalli a Campo Rotondo e Tneo. Denunciati due fantini

del Messinese. Sentiamo. La polizia di stato ha denunciato due fantini del Messinese di 50 e 37 anni,

ritenuti responsabili di aver organizzato una corsa clandestina a Campor Rotondo e Tneo nella zona nota

come Le Piscine. Già teatro in passato di competizioni illegali. L'episodio

risale all'11 ottobre quando una gara tra due calsiri trainati da cavalli è terminata con un grave incidente che ha

coinvolto uno degli animali e alcuni motociclisti che seguivano la corsa a folle velocità. L'intera scena è stata

ripresa con uno smartphone e il video circolato rapidamente tra gli appassionati ha permesso alla squadra a

cavallo della Questura di Catania di avviare le indagini. Nel filmato si vedevano chiaramente i due cavalli

frustati per spingerli a correre più veloce, circondati da numerosi scooter che suonavano insistentemente

sottoponendo gli animali a forte stress. I successivi controlli della polizia hanno portato all'individuazione delle

due scuderie messinesi coinvolte. I due fantini presentati spontaneamente presso

gli uffici della squadra a cavallo con gli stessi calessi e cavalli utilizzati hanno ammesso le proprie responsabilità.

Le analisi video e rilievi della polizia scientifica hanno confermato l'identità degli animali. Due puro sangue inglesi

di 5 e 10 anni, entrambi di grande valore economico e provenienti da circuiti ipici ufficiali. Su

disposizione della Procura della Repubblica di Catania i cavalli sono stati sottoposti a fermo sanitario e

affidati al servizio veterinario dell'ASP per ulteriori accertamenti. I due fantini dovranno rispondere

dell'organizzazione di competizioni clandestine e di maltrattamento di animali.

Segnalazione alla nostra redazione da parte di un telespettatore che ci ha inviato i video che vediamo per

denunciare lo stato di degrado in cui versa la zona delle vigne la filiciusa. In territorio di Adrano. I soliti

incivili hanno abbandonato tra i castagneti rifiuti ingombranti di vario genere. Una discarica a cielo aperto con

vecchi mobili, copertoni e materiali di risulta che oltragia. Un'aria protetta in pieno parco dell'Etna. Uno spettacolo

indegno, frutto dell'inciviltà dei cittadini che non hanno alcun rispetto per l'ambiente e anche per le persone.

Il nostro telespettatore chiede agli organi competenti di bonificare i luoghi degradati, ma anche di intensificare i

controlli con le telecamere mobili per identificare gli incivili. A Bel passo

si è svolto un convegno sul fico d'India tra tradizione e innovazione. Sentiamo.

In occasione della decima sagra del Fico d'India dell'Etna DOP, Belasso ha ospitato un interessante convegno

dedicato al tema Fico d'India in Sicilia, frutto totalmente sostenibile dalla tradizione all'innovazione.

L'incontro ha riunito esperti, produttori e rappresentanti delle istituzioni per discutere le potenzialità di questo prodotto simbolo

del territorio etneo, valorizzando le buone pratiche di coltivazione sostenibile, le nuove prospettive di

sviluppo agroalimentare e turistico legate al Figo d'India dell'Etna. Ci troviamo alla dea edizione della Sacra

del Figo d'India, così come quest'anno è stata anche la decima edizione del Simposio, entrambi eventi sulla quale

crediamo e scommettiamo moltissimo. Il primo perché valorizza eh la pietra

lavica che è tipica del nostro territorio. Il secondo appunto perché valorizza un'altra risorsa tipica che è quella del Figo d'India. Quest'anno

abbiamo deciso anche di eh potenziare quello che è dal punto di vista di

comunicazione culturale, andando ad analizzare il figo d'India sotto altri aspetti, oltre a quello enogastronomico,

tra cui l'utilizzo del frutto stesso anche in altri in altri ambiti. Io mi occuperò di tutti gli aspetti che

sono atipici dell'utilizzazione del fico d'India, perché noi siamo abituati alla coltivazione del fico d'India per

produrre un frutto. Poi questo frutto può essere consumato allo stato fresco, può essere trasformato. Io mi occuperò

di tutto quello che riguarda la produzione del figo d'India non connessa col frutto, le produzioni atipiche, cioè

come utilizzare per esempio i clatodi. I clatodi nel mondo vengono utilizzati in ambito zootecnico, ma possono essere

utilizzati per produrre energia oppure ancora per la nutraceutica, per fare integratori

alimentari e di questo evidentemente parleremo nel corso del convegno. c'è sempre da scoprire perché le conoscenze

avanzano e l'avanzamento delle conoscenze è fondamentale per avere una capacità competitiva sul mercato.

L'utilizzazione nutrautica per fare pillole è un'utilizzazione oggi sconosciuta del Fico d'India, ma è

ovviamente una delle utilizzazioni del futuro. Uno dei compiti del distretto è proprio quello di realizzare una sinergia tra le

varie aree eh vocate del alla coltivazione del Fico d'India della Sicilia. E si tratta di un di un frutto

importante perché richiama, diciamo, alla memoria collettiva la Sicilia come

pochi altri frutti e esiste da sempre, pur non essendo una pianta nostra

indigena, ma come tutti sanno è stata importata dal Messico. Come distretto e quello che stiamo facendo è una

collaborazione importante tra il polo di Sancono e il polo dell'Etna. Attualmente

stiamo realizzando un progetto eh ai sensi di un avviso pubblico del

dell'assessorato attività produttive, si chiama Cluster in Sicilia, che

consentirà di rafforzare i poli logistici sia di Sancono che di dell'Etna e aumentando la collaborazione

tra tra le due aree che già molto è importante. Abbiamo cercato di fare il punto su

quello che è il ruolo assolutamente funzionale della cultura del fico d'India in Sicilia. Per fare questo,

ovviamente dobbiamo allargare gli orizzonti, capire cosa sta succedendo a livello mondiale perché sappiamo che il

fico d'India o meglio le specie del genere Punzia vengono utilizzate sì per la produzione dei frutti e da questo punto di vista la Sicilia ha un'assoluta

eccellenza, un ruolo riconosciuto in ambito mondiale, ma vengono utilizzate anche altri prodotti e hanno un ruolo

strategico, un ruolo strategico per il rapporto straordinario che questa pianta ha con l'acqua, la capacità di

utilizzarla, di conservarla la ne cladodi, quindi ci rendiamo conto che in un momento di crisi climatica a 360° il

clima non esiste più e con le problematiche anche di risorse idriche sia in Sicilia sia se allarghiamo

l'orizzonte in altre parti del mondo, il figo d'India è assolutamente una risorsa strategica, anzi come dice la FAO è una

cultura miracolosa. Il figo d'India, ripeto, è una pianta magica e quindi,

anzitutto, i ringraziamenti vanno al Comune di Belpasso che ha avuto la sensibilità di di prendere questo frutto

a modello eh a emblema e il tema che

andiamo scoprendo sempre di più con grande sorpresa che è una pianta assolutamente magica di cui si

utilizzano tutte le parti le ultime applicazioni, ricerche che stiamo conducendo anche con

università e colrea ci dicono che le mucillaggini contenute per esempio nella

pala sono un ottimo substrato con cui trattare la frutta per allungare la

shelf, oltre tutte le bevande straordinarie che sono venute fuori anche dai cladoti

oltre che dai frutti, per cui il resto naturalmente alla conferenza di stasera scopriremo anche delle cose

straordinariamente innovative che il Pico d'India ci riserva e che mi auguro

possano diventare elemento eh come possiamo dire di sviluppo di un territorio che a causa dei cambiamenti

climatici e il Fico d'India serve anche a questo, alla mitigazione dei cambiamenti climatici sta portando molto

territorio agrumicolo a diventare territorio fico d'indicolo e questo

connubio tra le due coltivazioni Agrumi e Fico d'India è straordinario perché

anche da un punto di vista del calendario di produzione Quando si comincia col Fico d'India si

finisce la campagna agrumi, quando si finisce con il fico d'India si ricomincia la campagna agrumi. Quindi,

come vedete è straordinario il connubio a Grumi e Fico d'India e noi testimoniamo qua stasera che poi gli

utilizzi che si fanno del Fico d'India, ripeto, a 360° danno ragione di pensare che su questa

specie si possa fondare lo sviluppo del territorio in una chiave strettamente ambientale.

Ci spostiamo a Motta Sant'Anastasia per parlare di politica seduta infuocata al

Consiglio comunale. Alta l'attenzione in aula. Vediamo per quale motivo.

Lo dico pubblicamente, ma lo dico più per la pace e non per andare oltre.

Caro sindaco, prima di prendere decisioni avventate ti confronti con la segreteria e poi non sei costretto a

fare un passo indietro perché il passo indietro l'hai fatto perché è intervenuta la segretera, non perché no,

questo lo dobbiamo dire pubblicamente. L'assessore Pappalardo, se andiamo a prendere le giunte, sicuramente sarà

stata più presente di qualcun altro e quando il consigliere Consoli, da buon

diplomatico democristiano predica la pace. La pace, questo è quello che vorremmo

tutti. Se uno vuole seguire il percorso della Lega, o si concerta e si confronta

con il partito o non è più della Lega. Fra le due cose hai scelto di rimanere

nella Lega. Queste cose le devi dire, concertarsi, confrontarsi, perché mi a

me mi hanno insegnato sempre questo. Sì, lo so, lo so, lo so benissimo. Hai chiesto l'espulsione e non te l'hanno

fatta fare. Anche tu sei un uomo di partita. Allora, ascolta, allora io non voglio io non voglio No, io non cado

istigazione, presidente. Io non cado istigazione. Io sospendo la seduta.

Io sto parlando degli assessori, presidente. Lei mi deve far parlare degli assessori. A me quello che dice il sindaco, deve far stare zitto lui che

parla di espulsione, non io. Quindi la prego, presidente, voglio stasera dire ad alta voce e sono davvero felice di

questo. Oggi abbiamo 11 consiglieri comunali in maggioranza. Questa giunta,

questa amministrazione può godere di 11 consiglieri comunali. Abbiamo 11

consiglieri comunali in maggioranza, abbiamo cinque consiglieri comunali all'opposizione e un'opposizione

costruttiva. Lo dimostra sempre il nostro geometra Gulisano. Ieri sera nella sala consiliare di Motta

Sant'Anastasia si è tenuto il consiglio comunale convocato per l'insediamento del nuovo consigliere Salvo Arcidiacono

e per la presentazione degli assessori Ivan Pellegrino e Giusipalardo. Un appuntamento che nelle intenzioni doveva

essere formale istituzionale ma che si è presto trasformato in un momento di confronto acceso sulle tensioni interne

alla maggioranza. In realtà, più che una semplice seduta di rito, l'incontro è stato l'occasione per fare il punto

sulla situazione politica che da settimane scuote l'amministrazione comunale guidata da Antonio Bellia. Le

frizioni tra il sindaco e il suo vice Anastasio Carrà, deputato nazionale ed ex primo cittadino, sono emerse con

irruenza e chiarezza, nonostante ripetuti i richiami a pace e collaborazione. Gli sguardi, le

espressioni e le tensioni palpabili in aula hanno detto più di molte parole. L'oggetto principale dello scontro tra

maggioranza e opposizione è stato quello che qualcuno ha definito la revoca della revoca dell'assessore Giusipalardo,

rimossa e poi reintegrata nel giro di poche ore dopo l'intervento della segreteria provinciale della Lega.

Ancora una volta il sindaco Bellia ha fatto riferimento alla prolungata assenza dell'assessore come causa della

decisione. Sul tema è intervenuto in aula il vicesindaco Anastasio Carra che per la prima volta ha reso pubbliche le

tensioni con Bellia pur definendosi a disposizione del gruppo, difendendo la

posizione della Pappalardo richiamando il rispetto delle dinamiche interne alla Lega. Dall'altra parte l'opposizione ha

colto l'occasione per sottolineare le divisioni interne alla maggioranza esprimendo solidarietà Giusipardo, ma

anche dubbi sulla tenuta politica del gruppo di governo. In particolare Danilo Festa ha ironizzato sui numeri in

consiglio e fatto un passaggio sul nuovo consigliere Salvoarcidia riferimento a Motta per il movimento per l'autonomia

ma vicino all'assessore Pellegrino in quota Fratelli d'Italia. Un mosaico politico sempre più frammentato con una

maggioranza formata da diversi gruppi, ciascuno è impegnato a rivendicare ruoli e incarichi. Un richiamo all'equilibrio

e alla distensione dei toni è arrivato dall'assessore Natale Consoli. Dico, io sono un po' all'antica, quindi mi

stupisco di cose che magari per voi sono scontate e mi stupisco del fatto che un

consigliere appartenente a un gruppo, un altro gruppo politico possa sostenere un assessore di un altro gruppo politico.

Mi mi aspettavo che fosse passato a Fratelli d'Italia con Galvagno a sostenere il consigliere Pellegrino. Invece questo eccesso di generosità

mi riporta a un modo di far politica che evidentemente pensavo insomma che che non mi

appartiene. Quindi dico sono contento che tutto il gruppo dell MPA, tutti i dirigenti, compreso il presidente

Lombardo, siano contenti di sostenere un assessore di Fratelli d'Italia in quota a Galvagno. agganciandomi a quello che

ha detto il sindaco, dico il sindaco intanto poi quando magari ce andiamo tutti controllo se c'è una cassa Bluetooth sotto di lei perché l'accende

al loop così e va sempre va in playback, ripete sempre le stesse cose. Ringraziamenti. Oggi ha rimarcato Oggi

ha rimarcato il numero 11 che mi andrò a giocare probabilmente

perché perché ci tiene a questa cosa. È l'11 che so bene il motivo. In questi giorni abbiamo assistito un po' a questo

eh teatrino, chiamiamolo così, della revoca, della revoca e soprattutto delle

motivazioni. Io da donna e mi sarei sentita molto umiliata. Nel concitato

dibattito di ieri sono stonati alcuni silenzi, quello di Gaetano Vitale, assessore leghista e spalla del sindaco

Bellia, che non è intervenuto a difesa del primo cittadino, ma anche quello di Nino Gulisano, principale esponente

dell'opposizione alle scorse elezioni comunali rimasto defilato durante la seduta. Pesanti anche alcune assenze tra

i banchi della maggioranza, in particolare quelle di Anna Di Caudo e Luca Cantone. Quest'ultimo, solo pochi

giorni fa, aveva proposto il nome di Ornella Tamburella per la sostituzione della Pappalardo. Se la revoca non fosse

stata ritirata, il consiglio di ieri avrebbe avuto ben altro scenario. Il clima di tensione è stato evidente per

tutta la serata con interventi serrati e frequenti richiami all'ordine da parte della presidente del consiglio comunale

Mara di Mauro, protagonista anche di un battibecco con Carrà al quale ha tolto

la parola nel mezzo del suo intervento. Ancora una volta la politica mottese si mostra ripiegata su se stessa e

impegnata in un confronto interno che lascia in secondo piano le reali priorità del territorio.

Ad Acireale un pulmino delle misericordie è bloccato per un'ora davanti all'ospedale per la sosta a

pagamento. Protesta dei volontari per il diritto alla salute. Sentiamo. Adirala

ancora disagi per i mezzi di soccorso delle misericordie negli ospedali catanesi. Un pulmino adibito al

trasporto disabili è rimasto bloccato per oltre un'ora al presidio Santa Marta e Santa Venera. La sbarra del parcheggio

non si è alzata perché secondo la cooperativa che gestisce l'area era stato superato il tempo massimo di sosta

consentito. A bordo del mezzo una paziente appena dimessa dopo un intervento specialistico. I volontari

hanno tentato un dialogo con l'operatrice della cooperativa Eccotourist, ma senza successo. Alla

fine, per garantire il benessere della donna che accusava un malessere post-operatorio, hanno dovuto pagare il

ticket per poter uscire dopo aver anche allertato il 112. Il diritto alla salute è stato ancora una volta leso, denuncia

il presidente provinciale delle Misericordie di Catania, Alfredo Di Stefano. Da mesi abbiamo scritto al

prefetto, ma non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Le misericordie lamentano da oltre 2 anni una gestione poco

flessibile dei parcheggi interni agli ospedali. Il limite dei 15 minuti di sosta sarebbe troppo breve per garantire

un servizio adeguato ai pazienti più fragili. Una situazione che, nonostante le segnalazioni ai cambi ai vertici

istituzionali resta risolta. Le misericordie chiedono ancora una volta un tavolo tecnico per tutelare chi ogni

giorno garantisce assistenza ai più deboli. E con questo servizio si chiude

l'edizione odierna del nostro telegiornale. Prima di salutarvi vi ricordo come sempre che potete seguire

la nostra informazione anche sul nostro sito internet tvasicilia.it e sui nostri canali social Facebook, YouTube,

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