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Adrano. Alle Vigne, in contrada Iaceli, celebrata una speciale Santa Messa per il 25° anniversario
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Aug 25, 2025
Adrano. Alle Vigne, in contrada Iaceli, celebrata una speciale Santa Messa per il 25° anniversario della costruzione dell’altarino di Maria SS. del Cielo. Realizzata anche una mostra fotografica
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25 anni fa le vigne di Adrano in
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contrada cieli venne realizzato
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l'altarino dedicato a Maria Santissima
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del Cielo. Un evento non solo religioso
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desiderato da don Giuseppe Calambrogio e
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dai villeggianti della zona. 10 di essi
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si misero al lavoro e realizzarono
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quello che è diventato un luogo di
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culto, un luogo per una riflessione o
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una preghiera. E poi la Santa Messa che
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viene celebrata alla fine del mese di
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agosto. L'inaugurazione dell'altarino
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della Madonna del Divino Amore. Donn
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Giaccieli avvenne nel dicembre del 2000
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in un clima di grande festa e
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partecipazione, evento immortalato dalle
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nostre telecamere per il TG dell'epoca.
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Sabato scorso è stata celebrata una
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Santa Messa da padre Calambro, una
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celebrazione quest'anno dal sapore
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particolare, appunto per il 25º
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anniversario dell'elezione
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dell'Altarino. Su un muretto collocati
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anche pannelli con tante foto che
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ripercorrono la storia dell'altarino.
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Fra i 10 volenterosi che lo realizzarono
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anche Salvatore Riotta. Voglio iniziare
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dicendo che questo Altarino è nato
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propria che c'è stata una forte volontà
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sia da parte di Patrcalrogio che ci ha
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in un certo senso proposta questa questa
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possibilità di creare questo altarino e
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sia da parte di 10 persone qua della
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contrada che hanno preso a cuore la
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costruzione di questo Altarino 25 anni
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fa. Queste persone le voglio ricordare
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ed erano Buonanno Agatino, Bue
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Salvatore, Fragalà Matteo, Fragalà
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Nicola, Liotta Alfio, Liotta Salvatore,
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Liotta Vincenzo, Mavica, Carmelo, Neri
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Giuseppe, Tomaselli Salvatore. Di questi
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purtroppo già quattro non ci sono più e
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praticamente sarebbe Bonanno,
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Matteo Fragalà, Liotta Alfio e Neri
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Giuseppe. Queste persone ormai dopo 25
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anni purtroppo sono andati a
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ricongiungersi con la Madonna e con la
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Parliamo di questa mostra che è stata
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allestita per ricordare i momenti più
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importanti.
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E praticamente questa mostra fotografica
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rappresenta tutti gli anni dal 2000 al
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2025. Quindi durante gli anni si
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facevano delle fotografie che oggi noi
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qua abbiamo esposto ed è il cammino
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fatto dal 2000 ad oggi. Ci sono vari
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situazioni importanti, addirittura si è
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fatta una via Crucis, credo che sia
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stata nel 2012, la via Crucis, dove sono
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stati impegnati tutti quelli della
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contrade, ognuno faceva un proprio
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presepe e con la processione si
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ricordavano tutti questi passaggi e di
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questa via Crucis.
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Ecco, ci sono stati purtroppo anche
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momenti brutti come il furto del
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simulacro della Madonna. Nel 2005,
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purtroppo, abbiamo subito il furto della
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Madonna originale, però
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con la volontà di quanti siamo presenti
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qua nella contratta, ma soprattutto
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forse l'ha voluto la Madonna perché
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proprio in un modo così insistente ci ha
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spinti a rifare di a far ricostruire di
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nuovo la Madonna, diciamo il la statua
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della Madonna e abbiamo continuato in
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questo percorso. Ecco, quest'area ospita
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l'altarino è stata impreziosita anche
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con questa croce che c'è di fronte
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l'Altarino. 2 anni fa, 2 anni fa la
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famiglia Costa, che poi è stata qua, è
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proprietaria adesso del terreno dietro
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dietro l'Altarino, ci ha voluto donare
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la croce che si trova qua alle nostre
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spalle e quindi è anche un evento
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particolare, arricchisce di più questo
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luogo, un luogo che è importante perché
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si trova in una via particolare, cioè
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una strada principale e la strada che
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porta poi quella che nella contrada e
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con molto piacere vedo che ci sono molti
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devoti si fermano a fare le proprie
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preghiere. Chi passa di qua si fa il
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segno della croce, diciamo, è stato è un
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segno particolare per tutti quelli che
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almeno credono nella Madonna.
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Padre Calambrogio 25 anni fa nasceva
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allora l'altarino della Madonna del
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cielo e nasceva da un suo desiderio che,
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come abbiamo visto, è diventato realtà.
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Questo desiderio
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risponde a una mia esperienza fatta a
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Roma
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quando ho visitato il santuario della
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Madonna con il titolo Del divino amore.
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C'è un desiderio.
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spazio
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in cui ci troviamo,
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siamo alle vigne, quindi le campagne,
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gli oliveti, i vigneti e tutto questo.
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spazio non può essere un luogo solo per
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la fatica del lavoro, ma anche la
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maniera di avvicinarsi a Dio e quindi di
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pensare, di riflettere
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perché noi uomini siamo fatti in questa
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maniera.
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Per un verso fatichiamo nel lavoro, ma
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per l'altro verso noi siamo felici nella
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gioia, nella conversazione.
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Ed allora un santuario che cosa diventa?
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La maniera di santificare il lavoro
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che è, diciamo,
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la caratteristica
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della storia cristiana. M.
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