TVA NOTIZIE 17-07-25

Incidente [Musica]

stradale questa mattina a Paternò a Ponte Barca. Ciclista paternese di 62 anni ferito in maniera grave.

I carabinieri di Catania hanno denunciato una venditenne ad Anita che lo scorso 29 maggio nella metrò di

Catania avrebbe molestato una donna. Grazie ad una sua ricerca, lo storico

Alessandro Montalto ha rispolverato la memoria di Rocco Inserilli, il partigiano di Adrano, morta a 23 anni

nel 1945 a Torino, la città che lo ricorda con due lapidi.

Il sangue non si versa si dona con questo slogan. Sabato 19 luglio sarà la

giornata di commemorazione del giudice borsellino e di promozione della donazione del sangue. Ad Adrano la

Fratres ha promosso una giornata di raccolta straordinaria nella sua sede di via Cireale.

Allegrie e desideri nel grest 2025 della parrocchia Cuore Immacolato di Maria di

Adrano. Il 17 luglio di 6 anni fa moriva Andrea

Camilleri al via le iniziative per ricordare il celebre scrittore siciliano

in vista del centesimo anniversario della nascita. Il ricordo del giornalista paternese Salvo Fallica.

La battaglia per il diritto alla salute a Cesarò chiesto l'inserimento nel distretto sanitario di Bronte.

Le frane di Motta Sant'Anastasia in primo piano. Si parla di valorizzazione del territorio e di rispetto delle

regole. Minaccia l'ex per avere soldi da spendere in droga e le taglia la comma

dell'auto. A Catania arrestato quarantenne. Controlli serrati dai carabinieri nel

catanese. Denunce e sanzioni fra Bronde Randazzo e Castiglione di Sicilia.

[Musica] Buonasera a tutti, benvenuti a TVA

Notizie. Apriamo il TG di questa sera con una notizia di cronaca. Incidente

stradale questa mattina a Paternò per un ciclista a Ponte Barca. Si tratta di un

sanaduenne paternese. È rimasto ferito gravemente ed è stato trasportato

all'ospedale Cannizzaro di Catania. Vediamo. Incidente stradale questa mattina a Paternò lungo la provinciale 15 in

contrada Ponte Barca. vittima un ciclista caduto in terra forse dopo uno scontro con un mezzo pesante, non chiaro

se è un camion o un furgoncino. A ricostruire la dinamica ed indagare su quanto accaduto sono i vigili urbani del

comando paternese intervenuti sul posto. Al momento si hanno pochi elementi, visto che il ciclista era solo al

momento dell'incidente è avvenuto sulla provinciale 15 ad intersezione con la provinciale 139 ad inizio del ponte. A

lanciare l'allarme questa mattina intorno alle 8:00 sono stati alcuni passanti che hanno visto il ciclista in

terra. Sul luogo dell'incidente non sono stati trovati altri mezzi. Dunque la ricostruzione che il ciclista si sia

scontrato con un altro mezzo al momento resta solo un'ipotesi non supportata da

elementi certi. I vigili urbani, oltre a effettuare i rilievi, hanno fatto scattare i soccorsi con l'arrivo sul

posto di un'ambulanza del 118. Il ferito, un sessantenne di Paternò, ha riportato diversi traumi nella caduta.

Visto che le sue condizioni sono apparse gravi, i medici hanno deciso il trasferimento con l'eli soccorso

all'ospedale Cannizzaro di Catania. Purtroppo si tratta dell'ennesimo incidente stradale che vede come vittima

un ciclista. Da nord a Sud Italia sono numerosissimi gli incidenti che si registrano con cadenza quasi quotidiana.

I carabinieri di Catania di Piazza Berga hanno denunciato una dannita di 23 anni,

lo che lo scorso 29 maggio nella metropolitana avrebbe molestato una

donna. Vediamo. È stato individuato e denunciato dai carabinieri della stazione di Catania,

Piazza Verga, il venne di Adrano che lo scorso 29 maggio dopo aver seguito una donna nella metro di Catania l'ha

importunata mentre saliva sulla rampa di scale che conduce all'uscita della fermata. Questi i fatti, così come si

legge in un comunicato stampa dei carabinieri. Era primo pomeriggio quando in una metropolitana per niente

affollata la donna ha avvertito la presenza di qualcuno che si stava avvicinando alle sue spalle. La signora

ha comunque continuato a salire gradini uno dopo l'altro, avvertendo però la vicinanza tanto prossima quanto equivoca

di un soggetto che, raggiunto, l'ale si è appiccicato addosso da tergo, chiaramente a fini sessuali. A quel

punto la vittima si è girata di scatto trovandosi faccia a faccia con un giovane che in perterrito ha anche

cercato di simulare una caduta urtandole una spalla impaurita. La donna ha cominciato a urlare per chiedere aiuto,

attirando così l'attenzione di una dipendente della metropolitana che è intervenuta in suo soccorso mentre il

molestatore, vistosi scoperto e scappato, convinto di averla fatta franca. La malcapitata, dopo essersi

ripresa dallo spavento, a qui in sporto denuncia, consentendo ai carabinieri di avviare le indagini per risalire a

Malvivente. Gli investigatori hanno subito acquisito ed esaminato le immagini registrate dal sistema di

videosorveglianza della metro per poi diramare le ricerche dell'uomo sia alle pattuglie presenti in zona sia vari

comandi dell'arma. Grazie alla sinergia operativa tra i vari reparti distribuiti

sul territorio, i carabinieri sono riusciti in tempi brevissimi identificare l'autore delle molestie

sulla base degli indizi raccolti da verificare in sede giurisdizionale. Il giovane Adranita è stato denunciato

all'autorità giudiziaria perché è ritenuto responsabile di molestie sessuali, fermor restando la presunzione

di innocenza fino a sentenza definitiva di condanna. E cambiamo totalmente argomento grazie

ad una sua ricerca. Lo storico di Adrano Alessandro Montalto ha rispolverato la

memoria di Rocco Inserilli, il partiano ad Anita, morto a 23 anni nel 1945

a Torino, la città che lo ricorda con due lapidi. Vediamo,

c'è un partigiano ad Anita che è morto eroicamente nel 1945. Ci sono ben due

lapidi a Torino che lo ricordano, mentre ad Adrano non se n'è mai parlato. Lo

ricorda per noi pubblicamente, forse per la prima volta ad Adrano, lo storico

adanita Alessandro Montalto che ha fatto una apposita ricerca su Rocco Inserilli.

Allora, Alessandro, diciamo innanzitutto chi è Rocco Inserilli. Sì, dunque Rocco Inserilli nasce in

Adrano il 6 ottobre del 1922. eh figura essere operaio e eh cade a

Torino il 26 aprile 1945. Lui compose la quinta brigata SAP che eh

fu posizionata in difesa dello stabilimento Fiat Aer Italia in corso Francia al civico 366.

Lì avvenne eh a quella data uno scontro con i fascisti che poi ripiegarono.

Parallelamente scese una colonna succorso Francia da Collegno, una colonna tedesca e ci fu l'ennesimo

scontro a fuoco durante il quale morì Rocco Inserilli e il papà fu ferito a

una mano. In Torino abbiamo due lapidi commemorative. Una sorge in via

Vallagarina, eh, l'altra sorge in Corso Francia, per l'appunto, al civico 381, dove avvenne

questo questo evento. In una delle due, quella di via Vallagarina, Rocco

Inserilli risulta essere nato in Adrano al 6 ottobre 1922. da un'altra fonte in

realtà figura Eserato a Drena, un piccolo comune del in provincia di

Trento. In realtà, come da documenti sviluppati di recente, ehm la nascita è

avvenuta ad Adrano a quella data. Io ricordo di aver intervistato a ottobre

del 1997 alcuni adreniti, allora parecchio anziani, ehm, Sant'Angelo di

Guardia Zignale, che menzionarono un inserilli di Adrano, morto nel 45 al

nord, un operaio, figlio di Bottegai,

che si trasferì al nord con i familiari per lavoro e lo descrissero come un giovane corpulento.

Roquinilli muore a 23 anni e io ho cercato di contattare possibili

parenti anche dai rami collaterali, però al momento nessuno ha ha risposto,

insomma, al mio al mio appello. Insomma, lui si trovava in Piemonte perché si era trasferito con la famiglia lì per

lavoro, per questo insomma risulta morto a Torino. Sì, lui già operava,

presumibilmente già operava da operaio a Torino. Eh, io ho chiesto già altri

documenti aggiuntivi specifici, oltre quelli già resi noti anni fa. Due libri citano

quell'evento, citano il il personaggio in questione, tra cui a cura di

Vaccarino Gobetti Gobbi della Guanda, Editore, un libro molto bello fuori

catalogo, L'insurrezione di Torino. Vi è un altro libro curato dalla città

di Torino, dal Museo Civico per la Memoria Torinese che cita questo evento

e i vari martiri caduti in quei giorni, quindi poco dopo il 25 aprile. Insomma,

tu ti stai occupando della figura di Rocco Inserilli perché dici Torino lo

commemora, Adrano lo dimentica, lo dimentica forse perché, insomma, non era neanche forse a conoscenza di questo

personaggio. Io devo ringraziare due persone, due figure che mi hanno

permesso di scoprire e conoscere Rocco Inserilli, la signora Rosa Sgarlata,

madre di due miei alunni, che sapendo di me, adranita, ha permesso che io fotografassi questa

lapide. Devo dire che fotografare una lapide a Torino con su scritto nato in

Adrano, quantomeno a me ha ha recato un po' la, insomma, ti fa venire la pelle

d'oca che tu lo vogli o meno. Mia figlia Ludovica mi ha affiancato per quanto riguarda ciò che appunto abbraccia il il

dover scavare tra documenti, archivi per sapere meglio di questo personaggio. io

lo inserirò eh in un testo eh molto molto corposo al quale sto lavorando che

riguarda la seconda guerra mondiale, non soltanto in merito alla città di Adrano

e inserirò un po' vari volti, caduti, dispersi, mutilati, partigiani,

deportati e così via. cercherò di rendere omaggio alla memoria di tutti affinché, come dire, resti un'orma anche

nel tempo avvenire e come adreniti, insomma, ci sentiamo in dovere di ricordare, ecco, persone che hanno

sacrificato la loro vita per valori profondi e importanti. Sicuramente da

parte mia posso dire o meglio posso e devo affermare che diadrano amo le pietre, amo ogni contrada, ogni via,

ogni casa, ogni personaggio, quindi credo sia doveroso da parte mia

rimboccarmi le maniche per commemorare e ricordare tutti. Il sangue non si versa, si dona con

questo slogan. Sabato 19 luglio sarà la giornata di commemorazione del giudice

Paolo Borsellino e di promozione della donazione del sangue. Ad Adrano. La

Fratres ha promosso una giornata di raccolta straordinaria che si terrà nella sede dell'associazione in via

Cireale. Vediamo. Sabato 19 luglio 2025 sarà una giornata particolare perché si

celebrerà la commemorazione delle vittime di mafia, ma anche la promozione

della donazione del sangue. In prima linea in questo doppio evento ad Adrano

il gruppo donatori di Sangue Fratres che ha aderito ad una delle tre giornate

dedicate alla donazione del sangue e del plasma in tutta l'isola. In coincidenza

con il 23 maggio, il 19 luglio e il 21 settembre. I giorni degli omicidi dei

giudici Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Rosario Livatino. Giornate

istituite dalla Regione Siciliana con decreto del presidente Renato Schifani.

Per l'occasione i volontari della Fratres di Adano hanno promosso una giornata di raccolta di sangue

straordinaria che si terrà nella sede dell'associazione in via Cireale ad

Adrano. Sabato 19 luglio dalle 8:00 alle 11:30. Prenotazioni entro venerdì 18

luglio telefonando al 370136335.

il 24 luglio e l'altra data disponibile. Sarà naturalmente anche una giornata di

riflessione sempre sabato nella sede della Frates. Alle 10:30 infatti verrà

proiettato un video testimonianza commemorativo sulla strage di via D'Amelio alla presenza di rappresentanti

delle forze dell'ordine e istituzioni e di cittadini per ricordare Paolo

Borsellino e gli uomini della scorta. Il 19 luglio è un giorno significativo che

commemora il sangue versato dal magistrato Paolo Borserino e dagli uomini della scorta", scrive in una nota

la presidente della Fratres di Adrano Maria Gatina Anzalone. Invitiamo tutti a

partecipare alla donazione di sangue di sabato. Dimostreremo insieme che è più

bello donare il sangue piuttosto che versarlo. Questa mattina presso il Palazzo

Comunale di Adrano, il sindaco Fabio Mancuso ha ricevuto in visita istituzionale il presidente del Leoclub

Adrano Bronte Biancavilla Carmelo Minissale. L'incontro è stato occasione di confronto e ascolto centrato sul

ruolo attivo dei giovani nella vita sociale della città e sulle iniziative che il Leoclub sta portando avanti sul

territorio. al centro del dialogo la volontà comune di costruire sinergie per

sostenere attività di solidarietà e promozione sociale. E cambiamo

totalmente argomento allegria e desideri nel greste 2025 della parrocchia

immacolato di Maria di Adrano. Vediamo

[Musica]

un GRT 2025 ad Adan. Oggi pomeriggio abbiamo visitato il grest della

parrocchia Cuori Immacolato di Maria e dobbiamo dire che anche qui abbiamo trovato tantissima gioia non solo fra i

bambini ma anche fra gli animatori e sono animatori speciali e adesso

capirete perché hanno detto animatori a conduzione familiare. Ci sono varie

coppe dello stesso nucleo familiare, mamma e figlia, che fanno appunto le

animatrici come Silvano con sua figlia Genny. Allora Silvana, spieghiamo

innanzitutto com'è il greste qui nella parrocchia Quale Immacolato di Maria. Tantissime attività.

Allora, abbiamo 150 bambini quest'anno e come attività

abbiamo calcio grande, calcio piccolo, lavoretti e ballo grande, ballo piccolo

e musica e teatro. Poi ci sono i giochi d'acqua molto spettacolari. C'è anche la schiuma.

Sì, sì. Quest'anno abbiamo i ragazzi si sono impegnati a fare queste di più

questi giochi diversi diversi degli attivi. Ecco, Silvana mi dicevi che tu fai Grest

da tantissimi anni. Da da quanti anni lo ricordiamo? Da 2010. L'ho fatto alle suore, al cuore

Immacolato e al San Giorgio Quartiere e poi mi sono ritrovata qua al Cuore

Immacolato con Padre Domenico. Ci sono i tuoi figli che sono cresciuti con padre Domenico come Genny?

Come Jenny, come Antonia e come Maria, tutti i miei figli sono cresciuti qua

con padre Domenico. Ecco fare gresta assieme alla figlia che significa per una mamma?

È un'emozione bellissima perché vuol dire che ho saputo insegnargli qualcosa,

gli ho trasmesso questa passione, no? E Jenny, avere la mamma tra i piedi

quando fai greste che significa per te? È insopportabile. No, sto scherzando. E niente, è

un'emozione, una bella esperienza, diciamolo. Sì, è una bella esperienza avere lei accanto che mi sostiene.

Jenny, nella tua famiglia in quanti siete che state facendo qui in questo momento? In questo momento siamo tre con la mamma

quattro. C'è anche tua sorellina, la piccola Antonia e poi ci sono anche mia zia, i miei

cugini e tutti i compagni comunque che sono come una famiglia. Maria Grazia, anche tu hai la mamma qui che fa

l'animatrice, ma oggi non c'è. Sì, noi siamo sempre stati, come diceva lei, appunto, un gresso a conduzione

familiare tra zii, nipoti, nonni, ormai siamo diventati tutti una grande famiglia, a partire dagli animatori

stesso che non siamo colleghi o amici, ma siamo proprio dei dei veri e propri compagni di squadra. Ma infatti è proprio questa la nostra missione,

cercare di togliere i ragazzi dalle vie del quartiere per un bel po' di ore. Eh, abbiamo quest'anno 150 ragazzi più 35

animatori e stiamo cercando appunto di toglierli dalle strade, cercando di insegnargli i valori cristiani, quelli

della condivisione, della gioia. Eh, diciamo che questo è il teatro, lo sfondo del dei loro ricordi sicuramente

più belli e indelebili della loro infanzia. Qui stanno costruendo le prime amicizie, i primi eh gossip tra bambino

e bambino. Questo. Ecco, tantissime attività abbiamo detto e abbiamo visto anche dei costumi

particolari e anche una macchina da cucire. Sì, quest'anno ci siamo improvvisati anche Sartoria per

preparare la serata finale con una scenetta che ragazzi stanno preparando con veramente molta attenzione. Abbiamo

preparato i costumi di Asha, la protagonista, il Re Magnifico, la regina consorte e e si stanno insomma

impegnando un po' tutti affinché questo grande spettacolo venga su. Eh, senti, c'è stato un momento anche

molto particolare. I bambini sono stati chiamati ad esprimere la loro speranza.

Adesso li sentiremo perché è stato importante questo, tirare fuori i

desideri dai più piccoli. Sì, proprio il nostro il nostro tema wish, diciamo che trasmette loro la

voglia di continuare a credere nei propri desideri e nei sogni e questo è quello che noi stiamo cercando di trasmettergli anche tramite la la

catechesi con parole chiavi come amore, fiducia, speranza, sogni. Proprio nelle attività di catechesi abbiamo chiesto ai

bambini quali fossero i loro sogni e i loro desideri, le loro speranze e ce ne sono stati veramente di di ogni

dall'atleta olimpionico, dal adesso li sentiremo. Ecco, non vale. E qual è il tuo desiderio invece Maria

Grazia? Eh, che non smetto mai di fare il grest, che il grest non finisca mai. Allora, vediamo quali sono i desideri

dei bambini. Qual è il tuo sogno, tuo desiderio? Pallerina. Ballerina. Tu?

Pasticceriera. Pasticcera. Tu? Io vorrei diventare una dottoressa. Io

la veterinaria. Voglio che i miei amici sono Voglio che i miei amici sono felici. Ok. Ma anche tu, giusto?

Sì. Io voglio che ci sia la pace del mondo e che si vogliono tutti bene.

E tu? Vorrei andare in piscina. Due desideri davvero molto speciali.

Antonia, quali sono? Desidero che padre Domenico prossimo anno non se ne va e anche che infinisco

i miei interventi. Va bene, tanti auguri Antonia. Grazie.

Il 17 luglio di 6 anni fa moriva Andrea Camilleri. Nel contempo prendono il via

le iniziative per ricordare il celebre scrittore siciliano anche in vista del

100o anniversario della nascita. Il 6 settembre 2025. infatti avrebbe compiuto

100 anni e noi oggi lo ricordiamo con il giornalista paternese Salvo Fallica.

Vediamo. Oggi sono 6 anni senza Andrea Camilleri scomparso il 17 luglio del

2019. E per ricordare il celebre scrittore, sceneggiatore, regista e

drammaturgo siciliano. Nel contempo prendono il via le iniziative del 100o

anniversario della nascita. Camilleri, infatti, avrebbe compiuto 100 anni il 6

settembre del 2025 e noi oggi lo ricordiamo con il giornalista paternese

Salvo Fallica che su Camilleri ha scritto tanti articoli e lo ha

intervistato più volte. Ed ecco innanzitutto il ricordo su Camilleri,

scrittore della dimensione letteraria e televisiva da Montalbano ai romanzi

storici. Raccontare Andrea Camilleri. Mi piace utilizzare questo incipit per iniziare a

raccontare un grande protagonista della cultura della seconda metà del italiano

e della parte iniziale del nuovo secolo fino al 2019 quando si è spento. Ma le

sue opere culturali, il suo pensiero continuano a vivere e non sono nelle

famose fiction incentrate sul commissario Montalbano, ma soprattutto

con i suoi libri. Pensate, Andrea Camilleri ha venduto oltre 32 milioni di

copie di libri. C'entrano poco i numeri con la letteratura, ma è importante

invece capire quante persone si siano avvicinate alle alla lettura grazie ad

Andrea Camillei. E quali libri da leggere per entrare nel mondo di Camilleri? Camille va letto e

bariletto e non c'è dubbio che per entrare nel mondo camilleriano narrativo

letterario nell'ambito del romanzo storico dei libri da leggere senz'altro

sono La stagione della caccia, il birraio di Preston e la concessione del

telefono. Per entrare nel cuore del mondo montalbaniano sono indispensabili le letture della

forma dell'acqua e il cane di terracotta. E poi io darei un ulteriore

consiglio, leggere la trilogia del fantastico per scoprire un altro

Camilleri, un mondo tra suggestione, fabolistica e dimensione letteraria. E

infine Fallica ci racconta un aneddoto curioso e divertente sul piano umano e

culturale legato a Camilleri. Ve ne uno che io trovo particolarmente suggestivo

ed è una storia reale. Ad un certo punto Andrea Camilleri mi racconta la storia

del pappagallo che lo imitava talmente bene d'aver anticipato la famosa

imitazione di Fiorello. Bene, da questo ne nasce un racconto giornalistico

supportato e corroborato da diverse testimonianze, tra cui quella del bravissimo regista Rocco Mortelliti che

metrae spunto per un'opera teatrale musicata e una favola letta da Nino

Frassica e da Alessandra Mortelleti. Bene, in questo aneddoto vi sta un altro

Camilleri che è pieno di umanità, di sensibilità e di curiosità anche verso

il mondo animale. La battaglia per il diritto alla salute a Cesarò è stato chiesto l'inserimento

nel distretto sanitario di Bronte. Vediamo se l'intero versante nord dell'Etna teme

la riduzione dei servizi ospedalieri, come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, c'è chi vive già oggi una

situazione particolarmente critica fra l'indifferenza totale della politica delle istituzioni regionali. Cesarò, ad

appena 17 km da Bronte, essendo un comune della provincia di Messina, è inserito nel distretto sanitario della

lontana Taormina che si raggiunge dopo quasi 2 ore di auto. Una condizione

assurda che il sindaco della comunità Nebroidea Katia Ceraldi ha descritto con

rammarico in occasione del vertice dei sindaci a difesa dell'ospedale di Bronte.

Anche noi saremmo in prima linea come comune per adottare, preservare il presidio ospedaliero di Bront che è una

realtà ospedaliera importantissima e fondamentale posto il bacino di utenze

anche di alcuni paesi di Messina, tra cui anche Cesarò che dista tantissimo

invece da quelli ubicati in provincia di Messina. Ho chiesto e senza alcun eh

riscontro il passaggio al distretto di Bronte, perché noi provincia di Messina apparteniamo a quello di Taormina, ma le

distanze da Taormina ci sacrificano ancora di più, ci pregiudicano ancora di di più. Chiederò e insisterò perché ci

sarò passi al distretto di Catania. Quantomeno, ripeto, è importante questo per alcuni servizi, non per tutto, ma

quantomeno per alcuni servizi e chiaramente mi metterò in prima linea per l'ospedale di Bronte perché trovo

veramente paradossale che si parli di aree interne, di preservare i territori

montani e poi nel contempo si attuano politiche di tagli sanitari che

colpiscono proprio questi questi paesi che invece andrebbero aiutati, andrebbero sostenuti proprio partendo

dal diritto alla salute. Il sindaco di Bronte Pino Firarello, nelle vesti di presidente dell'Unione

dei Comuni che rappresenta l'area interna Etna Nebro di Alcantara accoglie subito l'appello della collega di

Cesarò. Mi chiedo con quale razio afferma la Regione Siciliana possa aver negato a Cesarò il sacrosanto diritto di

far parte del distretto di Bronte. Non si rendono conto che naturalmente Cesarò e San Teodoro gravitano attorno a

Bronte, ma soprattutto, continua il sindaco Firarello, conoscono i disagi che la gente deve affrontare per recarsi

a Taormina. La Regione conclude, ha il dovere di intervenire e se non lo fa ci faremo sentire al fianco degli amici di

Cesarò. Le frane di Motta Sant'Anastasia in primo piano si parla di valorizzazione

del territorio e di rispetto delle regole. A Motta Sant'Anastasia non si

parla d'altro che delle recenti modifiche alla viabilità cittadina decise dal Comune per alleggerire la

zona del ponte da anni interessata da un pericoloso movimento franoso. L'area già

nota per la sua instabilità è ora soggetta a nuove disposizioni che mirano a prevenire cedimenti, ma non tutti

sembrano rispettarle. fa indignare il comportamento di alcuni cittadini che sfidando divieti e barriere percorrono

viale Carmine Caruso in senso contrario, ovvero in direzione dell'uscita verso mister Bianco, nonostante il divieto di

transito. Numerose sono state le segnalazioni dei residenti che denunciano questi episodi di inciviltà e

mancato rispetto delle regole. Un'altra zona critica del territorio mtese è

quella del NEC. rappresenta un bene paesaggistico e scientifico di grande valore. Anche questa zona risente degli

effetti del dissesto idrogeologico ed è oggi penalizzata da una chiusura stradale che ne ha ridotto drasticamente

la fruizione. Dopo il consiglio comunale straordinario tenutosi lunedì scorso,

abbiamo chiesto chiarimenti al sindaco Antonio Bellia anche su questo intervento che dovrà essere finanziato

sempre dall'ufficio regionale competente in materia di dissesto idrogeologico. in attesa di sviluppi concreti sia sulla

sicurezza stradale che sulla valorizzazione del territorio. Un altro tratto molto importante da tanti punti di vista, anche quello

culturale, anche quello storico del delle tradizioni del del nostro paese, un tratto che oltretutto è una strada

molto molto importante. Siamo davvero felici perché dal commissario anche questa pratica è al commissario

straordinario contro il dissesto idrogeologico. se ne sta occupando il soggetto, ovviamente la priorità

assoluta è per la zona ponte, ma stiamo lavorando anche per la riapertura di via

Veneto e di via Montalto e quindi poi andare a riqualificare, rivalutare, rivalorizzare una zona che per noi è

davvero molto significativa. Torniamo alla cronaca. minaccia l'ex per

avere soldi da spendere in droga e le taglia la gomma dell'auto. A Catania è

stato arrestato un 43enne. Vediamo. Ha violato il divieto di avvicinamento e

si è presentato sotto casa dell'ex compagna per chiederle insistentemente del denaro con l'intento, secondo quanto

riferito dalla vittima, di procurarsi della droga. Al suo rifiuto l'ha minacciata e ha squarciato una gomma

dell'auto. Protagonista della vicenda un quarantenne catanese sottoposto alla sorveglianza speciale arrestato dalla

Polizia di Stato. I fatti si sono svolti nel quartiere di Ognina, dove la donna spaventata ha chiesto aiuto alla

polizia. All'arrivo degli agenti l'uomo si era già dileguato, ma è stato successivamente rintracciato presso la

sua abitazione. Secondo le indagini, l'uomo aveva tormentato l'ex con numerose chiamate per tutta la sera,

chiedendo almeno €20 e minacciando torsioni. Non solo ha violato il divieto di avvicinamento, ma anche l'obbligo di

permanere in casa nelle ore notturne previsto dalla misura di sorveglianza speciale. Il quaranenne è stato

arrestato per tentata estorsione e violazione della misura cautelare in osservanza della sorveglianza speciale.

Dopo aver informato il PM di turno, l'uomo è stato condotto nelle Camere di sicurezza della questura in attesa del

giudizio per direttissima. Resta fermo, come sempre il principio di presunzione di innocenza fino a condanna definitiva.

Controlli serrati dei carabinieri nel catanese. Denunce e sanzioni per guida

in statu di ebrezza e droga fra Bronde, Randazzo e Castiglione di Sicilia. Il

servizio. Proseguono serrati i controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania per prevenire reati e garantire

la sicurezza stradale su tutto il territorio etneo. In particolare la compagnia di Randazzo ha intensificato i

servizi tra Piedi Monte etneo e Bronte con pattuglie impegnate nel contrasto alla guida in stato di ebrezza e sotto

effetto di droga. A Bronte un cinquantottenne è stato fermato mentre zigzagava alla guida. positivo

all'alcoleste. Ha subito il ritiro della patente e una multa di oltre €500.

Sempre a Bronte una trentanovenne di maniace è stata trovata con della marijuana e positiva all'uso di

stupefacenti, così come un altro conducente coinvolto in un incidente autonomo. A Castiglione di Sicilia un

venticinquenne venezuelano nascondeva 9 g di marijuana sotto il sedile dell'auto. A Randazzo un motociclista

albanese è stato sorpreso con 6 g della stessa sostanza. Infine, a Maniace, dopo uno scontro tra un'auto e un

ciclomotore, il conducente dell'utilitario è risultato ubriaco e denunciato, pur rimanendo valida la

presunzione di innocenza. L'azione dei carabinieri punta a garantire la sicurezza di tutti, dai conducenti ai

pedoni, in un'ottica di prevenzione e ordine pubblico. E siamo giunti in conclusione. Prima dei

saluti vi ricordo che per gli aggiornamenti della nostra informazione potete consultare il nostro sito

internet tvassicilia.it e i nostri profili social. Abbiamo concluso. Grazie per averci seguito.

Buona serata a tutti.

[Musica]