TVA NOTIZIE 25-08-25

[Musica]

Continua la colata lavica sull'Etna tra

spettacolo e invita alla prudenza.

Ribadita l'importanza del divieto di

avvicinamento al fronte lavico con le

ordinanze disposte dai comuni di Adrano

e Biancavilla.

Adrano lavori da rifare in via Vittorio

Emanuele dopo il cedimento del manto

stradale. Il sindaco Mancuso dice il

Comune parte l'esa.

Sabato scorso alle Vigne di Adrano in

contrada celebrata una speciale Santa

Messa in occasione del 25º anniversario

della costruzione dell'altarino di Maria

Santissima del Cielo.

La Motta Sant'Anastasia, il solenne

pontificale celebrato stamattina da

monsignor Luigi Renna, è stato uno dei

momenti più intensi e partecipati della

festa giubilare per la Santa patrona del

paese.

Ad Aci Sant'Antonio, duro colpo dei

carabinieri al traffico di auto rubate.

È stato un trentreenne residente a

Giarre per riciclaggio e ricettazione,

denunciato un 86enne.

Brucia la casa della moglie dopo averla

minacciata e offesa ripetutamente a

Catania l'estato trentaduenne originario

delle isole Maurizius.

[Musica]

Buonasera e benvenuti su TWA Notizie. In

apertura dunque la colata lavica

sull'Ettana che continua tra spettacolo

e inviti alla prudenza. Ribadita

l'importanza del divieto di

avvicinamento al fronte lavico con le

ordinanze disposte dai comuni di Adrano

e Biancavilla. Sentiamo. L'Etna continua

a dare spettacolo e soprattutto in

questo periodo di vacanze attrae tanti

visitatori. Per questo motivo non

mancano gli inviti alla prudenza, ma

anche i provvedimenti delle

amministrazioni comunali di Adrana e

Biancavilla, i comuni più vicini alla

zona dell'eruzione. sull'era il rischio

zero non esiste, ammidiamola,

fotografiamola, viviamola, ma sembra in

sicurezza", dice il vicesindaco di

Adrano Agattino Perni, che lo scorso 22

agosto ha firmato una ordinanza con la

quale ha disposto di mantenere una

distanza di almeno 50 m dal bordo della

colata lavica con divieto assoluto di

avvicinamento ferma restando la

interdizione della zona gialla. Questo a

seguito del tavolo di concertazione

convocato dal prefetto per regolare

l'accesso alle quote sommitali del

vulcano. Troppi comportamenti imprudenti

sono stati segnalati e verificati

aggiunge il vicesindaco di Adrano Perli,

persone che si avvicinano alla colata

senza precauzioni e senza guida

autorizzate, mettendo a rischio anche la

propria vita. Ordinanza era stata emessa

anche dal sindaco di Biancavilla al

riguardo. Da sottolineare che oggi il

Corpo Forestale ha identificato tre

persone in violazione dell'ordinanza che

ha emesso nei giorni scorsi buon anno.

Scatteranno pertanto le denunce penali

per inottemperanza del provvedimento che

prevede di stare lontano almeno 50 m dal

fronte lavico.

Adadranno lavori da rifare in via

Vittorio Emanuele dopo il cedimento del

manto stradale. Il sindaco Mancuso dice:

"Il comune parte l'ESA. Sentiamo il

primo cittadino."

Via Vittorio Emanuele adua ci sono di

nuovo lavori in corso dopo l'intervento

di regimazione

delle acque. Come sapete è una parte

della strada ha ceduto e ci sono

modifiche alla circolazione stradale.

Vediamo cosa è successo. Ricostruiamo un

po' tutta la vicenda. Allora, sindaco,

via Emanuele, cosa è accaduto? Beh,

intanto voglio ringraziare il

vicesindaco Agatino Perni e l'assessore

politiche che mi hanno sostituito

egregiamente in quei giorni che io sono

stato assente dal nostro comune e

purtroppo, diciamo, la situazione

meteorologica non ci ha aiutato da un

lato e dall'altro ha fatto emergere

quello che non

prevedevamo in via Vittorio Emanuele.

Viettore Manuele, i lavori mi pare che è

palese, non ci vuole uno scienziato, un

tecnico, un consigliere comunale o non

so che cosa per capire che non sono

stati fatti bene e noi come comune siamo

parte lesa, non siamo gli attori

principali di un'azione che ancora oggi

dobbiamo definire, nel senso sotto il

profilo economico, quindi pagare. la

ditta ancora non ha avuto le aspettanze,

dobbiamo collaudare quel lavoro. Dicevo,

hanno fatto bene il vicesindaco e

l'assessore Politi, intanto a convocare

per mercoledì questa conferenza dei

servizi. Mi pare che la situazione è a

quanto palese, bisogna rifare quella che

è il lavoro di scarifica e nello stesso

tempo di assestamento del terreno. E

tutto questo naturalmente io spero che

la ditta si renda disponibile. Nel caso

in cui la ditta non sarà disponibile,

non riesco a capire le motivazioni

eventuali, il Comune interverrà

naturalmente anche con le risorse che

erano all'interno della bando e quindi

della gara. Quindi è una procedura

amministrativa che i buoni

amministratori devono assolutamente

tenere in considerazione. Chi alza il

dito, chi ritiene di avere la soluzione

mi pare che vai a bersaglio. Lo ripeto,

partelesa è sempre il Comune, i

cittadini, se ci sono dei danni saranno

caricati in capo a chi questo danno lo

ha provocato. Quindi bisognerà di nuovo

scarificare la superficie stradale e

mettere di nuovo il nuovo mando,

insomma.

Ma io non sono un tecnico, ma

considerato che c'è stato un

abbassamento del terreno, quindi eh

quella fortissima, diciamo,

perturbazione ha portato poi a quello

che è successo nei giorni che c'è stato

quella perturbazione meteorologica.

Ritengo che bisogna fare questo. I

tecnici lo diranno in modo più preciso e

quantificheranno quello che è stato il

danno provocato. Quindi, attenzione, io

non sono uno che poi eh sulle situazioni

gravi punta il dito. Può succedere. è

successo, meno male che è successo prima

del collaudo e sicuramente qualcosa è

andato bene perché il problema non è

solo in un tratto di via Vettore

Emanuele, ma è in tutto, diciamo, eh il

tratto stradale dei lavori, quindi non è

un problema, come dice la ditta di ACO,

setto di perdite che ci sono nel

terreno. È un problema che ha riguardato

appunto la chiusura dello scavo, che è

stato uno scavo importante. A volte mi

dicono che sono scesi anche 4-5 m,

quindi c'è una situazione che deve

essere costipata meglio, immagino. Non

voglio fare neanch'io il tecnico. Quindi

rispetto a questo io ritengo che bisogna

rifare tutto, però il tavolo dei tecnici

deciderà.

Cioè i tecnici diranno meglio cosa si

dovrà fare. Quello che è certo che ci

saranno di nuovo problemi alla

viabilità, quindi busse che non potranno

più circolare lungo via. Vittore

Manuele,

ma se si tratta di costi pare,

naturalmente di scarificare, di

ripassare il manto, io direi che in

massimo una settimana si risolva il

problema se è quello che immaginiamo. Se

è un problema ancora più grave, lo

vedremo. Naturalmente tutto questo sarà

valutato sotto tutti i profili anche del

danno che è è stato provocato al Comune.

Diciamo che l'intervento che ha fatto

emergere il tutto è stato quello

relativo al forte temporale che per tre

giorni ha colpito la città.

Sì, sì. C'è stato un nubifragio che,

peraltro, registrato forse il più

pesante della Sicilia orientale,

concentrato nella nostra città. Io devo

dire che la città ha retto bene al di là

di qualche stupido che faceva delle

riprese e rideva della situazione

complicata che in quelle ore si stava

vivendo e c'era una soddisfazione di

questo nubifragio che colpiva la nostra

città.

Non ci sono stati interventi dei vigili

del fuoco di pericolo, non ci sono stati

interventi che riguardavano l'incolumità

pubblica. C'è stato qualche allagamento

in qualche casa che naturalmente

ha avuto

delle infiltrazioni, ma nulla di più.

Quindi il sistema assolutamente arretto.

Nonostante questo il vicesindaco ha

fatto intervenire anche eh il direttore

dei lavori della ex ferrovia circometnea

per prevenire eventuali altri nubifraggi

e quindi evitare che tutta l'acqua che

scendeva da quella zona si era mischiata

a quello che poi è oggi il lavoro che

stanno svolgendo. Quindi si è mischiata

acqua con fango, quindi una situazione

che effettivamente è stata complicata da

gestire, ma devo dire che sono stati

tutti quanti all'altezza della

situazione. L'unica cosa che è

dispiaciuta è queste risate e questi

video che venivano trasmessi e questo

compiacimento del nubifraggio che ha

subito la nostra città. Questa è la

pochezza della della attività di

determinati soggetti che non amano

trano. Sabato scorso alle vigne di

Adrano in contrada celebrata una

speciale Santa Messa in occasione del

25º anniversario della costruzione

dell'Altino di Maria Santissima del

Cielo. Realizzata anche una mostra

fotografica. Vediamo insieme.

25 anni fa le vigne di Adrano in

Condrada Icieli venne realizzato

l'altarino dedicato a Maria Santissima

del Cielo. Un evento non solo religioso

desiderato da don Giuseppe Calambrogio e

dai villeggianti della zona. 10 di essi

si misero al lavoro e realizzarono

quello che è diventato un luogo di

culto, un luogo per una riflessione o

una preghiera. E poi la Santa Messa che

viene celebrata alla fine del mese di

agosto. L'inaugurazione dell'altarino

della Madonna del Divino Amore Giaccieli

avvenne nel dicembre del 2000 in un

clima di grande festa e partecipazione,

evento immortalato dalle nostre

telecamere per il TG dell'epoca. Sabato

scorso è stata celebrata una santa messa

da padre Calambro, una celebrazione

quest'anno dal sapore particolare,

appunto, per il 25º anniversario

dell'elezione dell'Altarino. Su un

muretto collocati anche pannelli con

tante foto che ripercorrono la storia

dell'altarino. Fra i 10 volenterosi che

lo realizzarono anche Salvatore Liotta.

Voglio iniziare dicendo che questo

Altarino è nato propria che c'è stata

una forte volontà sia da parte di

Patrcalgio che ci ha in un certo senso

proposta questa questa possibilità di

creare questo altarino e sia da parte di

10 persone qua della contrada che hanno

preso a cuore la costruzione di questo

altarino 25 anni fa. Queste persone le

voglio ricordare ed erano Buonanno

Agatino, Bu Salvatore, Fragalà Matteo,

Fragalà Nicola, Liotta Alfio, Liotta

Salvatore, Liotta Vincenzo, Mavica,

Carmelo, Neri Giuseppe, Tomaselli

Salvatore. Di questi purtroppo già

quattro non ci sono più e praticamente

sarebbe Bonanno,

Matteo Fragalà, Liotta Alfio e Neri

Giuseppe. Queste persone ormai dopo 25

anni purtroppo sono andati a

ricongiungersi con la Madonna e con la

Parliamo di questa mostra che è stata

allestita per ricordare i momenti più

importanti

e praticamente questa mostra fotografica

rappresenta tutti gli anni dal 2000 al

2025, quindi durante gli anni si

facevano delle fotografie che oggi noi

qua abbiamo esposto ed è il cammino

fatto dal 2000 ad oggi. Ci sono vari

situazioni importanti, addirittura si è

fatta una via Crucis, credo che sia

stata nel 2012, la via Crucis, dove sono

stati impegnati tutti quelli della

contrade, ognuno faceva un proprio

presepe e con la processione si

ricordavano tutti questi passaggi e di

questa via Crucis.

Ecco, ci sono stati purtroppo anche

momenti brutti come il furto del

simulacro della Madonna. Nel 2005,

purtroppo, abbiamo subito il furto della

Madonna originale, però

con la volontà di quanti siamo presenti

qua nella contrada, ma soprattutto forse

l'ha voluto la Madonna perché proprio in

un modo così insistente ci ha spinti a

rifare di a far ricostruire di nuovo la

Madonna, diciamo il la statua della

Madonna e abbiamo continuato in questo

percorso. Ecco, quest'area ospita

l'altarino è stata impreziosita anche

con questa croce che c'è di fronte

l'Altarino. 2 anni fa, 2 anni fa la

famiglia Costa, che poi è stata qua, è

proprietaria adesso del terreno dietro

dietro l'Altarino, ci ha voluto donare

la croce che si trova qua alle nostre

spalle e quindi è anche un evento

particolare, arricchisce di più questo

luogo, un luogo che è importante perché

si trova in una via particolare, cioè

una strada principale è la strada che

porta poi quella che nella contrada e

con molto piacere vedo che ci sono molti

devoti si fermano a fare le proprie

preghiere. Chi passa di qua si fa il

segno della croce, diciamo, è stato è un

segno particolare per tutti quelli che

almeno credono nella Madonna.

Padre Calambrogio 25 anni fa nasceva

allora l'altarino della Madonna del

cielo e nasceva da un suo desiderio che,

come abbiamo visto, è diventato realtà.

Questo desiderio

risponde a una mia esperienza fatta a

Roma

quando ho visitato il santuario della

Madonna con il titolo del divino amore.

C'è un desiderio.

spazio

in cui ci troviamo,

siamo alle vigne, quindi le campagne,

gli oliveti, i vigneti e tutto questo.

Lo spazio non può essere un luogo solo

per la fatica del lavoro, ma anche la

maniera di avvicinarsi a Dio e quindi di

pensare, di riflettere,

perché noi uomini ci siamo fatti in

questa maniera.

Per un verso fatichiamo nel lavoro, ma

per l'altro verso noi siamo felici nella

gioia, nella conversazione.

Ed allora un santuario che cosa diventa?

La maniera di santificare il lavoro

che è, diciamo, la caratteristica

della storia cristiana.

A MTA Sant'Anastasia il solenne

pontificale celebrato stamattina da Mon

signor Luigi Renna è stato uno dei

momenti più intensi e partecipati della

festa giubilare per la Santa Paese.

Un messaggio di speranza, un invito

all'unità. Il solenne pontificale lascia

tutto questo in eredità con la presenza

di monsignor Luigi Renna, arcivescovo

metropolita di Catania, si è rivolto

direttamente alla comunità di Motta, in

particolare ai rappresentanti dei tre

rioni. parlato del martirio della storia

di Sant'Anastasia e lo ha fatto

rievocando proprio con forza quello che

è l'anno giubilare della speranza in

quanto esempio fondante su cui andare a

costruire il proprio vissuto quotidiano.

Sentiamo le interviste che abbiamo

realizzato in particolare con due

parroci che hanno officiato questa

celebrazione insieme all'arcivescovo,

ovvero don Giuseppe Raciti e don

Salvatore Reina. entrambi tra origini e

lavoro in chiesa madre hanno vissuto a

Motta.

Ho richiamato un episodio che è legato a

Sant'Anastasia. Nel 1995

ci fu questa missione di pace

patrocinata dall'UNESCO

e voluta da Giovanni Paolo II, dal

patriarca di Mosca Alessio, quello di

Serbia Pavlev. Nel nome di

Sant'Anastasia ritorniamo come cristiani

a pensare che non esiste una pace con

dei sé e dei ma. Esiste la pace che

difende la persona, che ha cuore

soprattutto quei civili che sono le

vittime inermi che in questi giorni

vediamo falcidiate da guerre che vanno

ad oltranza.

E poi il messaggio di pace va

interiorizzato, ma anche la sequela di

Cristo che Sant'Anastasia ha incarnato.

Ho richiamato quel versetto del Vangelo

che nel quale Gesù dice: "Chi mi vuol

seguire rinneghi se stesso, prenda la

sua croce ogni giorno e mi segua".

Sant'Anastasia e i santi l'hanno

incarnato appieno e ci dicono che vivere

da cristiani è possibile, anche se è

difficile, ma è ciò che porta speranza

al mondo. E i due messaggi concreti sui

quali ho chiesto alla comunità di

impegnarsi è l'educazione dei propri

figli, che non è semplicemente impartire

dei consigli, ma essere dei testimoni.

Se noi vediamo che tante cose non vanno

nelle nuove generazioni, evidentemente

perché noi adulti a volte siamo, come ha

scritto qualche sociologo, degli

adultescenti, continuiamo ad essere

adolescenti per tutta la vita.

dimenticando che dobbiamo invece

prenderci la nostra responsabilità di

adulti e poi anche tutto ciò che

riguarda un impegno fattivo nella

comunità civile

che cresca in una mentalità di pace che

comincia nelle nostre famiglie,

va nella vita ecclesiale, va nei nostri

consigli comunali, perché solo chi ha a

cuore il bene comune, Concordia può

costruire qualcosa di valido per oggi e

per il futuro.

Considerazioni sul solenne pontificale,

in particolare sulle parole di monsignor

di Girena, ha ricordato la storia, un

messaggio di pace legato al nome di

Sant'Anastasia.

Sì, mi è piaciuto molto i due passaggi,

uno sulla pace e l'altro sulla

responsabilità, parlato della croce. La

cosa non è semplicemente un fattore

legato alla sofferenza, ma è legata alla

responsabilità che ognuno di noi ha e il

politico in quanto politico, il

sacerdote in quanto sacerdote, il fedele

laico in quanto fedele laico. Ognuno ha

una responsabilità e questa

responsabilità dobbiamo mettere in atto

ogni giorno della nostra vita

quotidiana. E poi la pace Sant'Anastasia

è stata è una donna di pace. parlato

anche dei carcerati e i carcerati sono

personeamente che hanno bisogno di

essere stimolati perché

non quando escono a carcere non trovano

lavoro e perché perché hanno fatto la

loro vita, diciamo, che non era conforme

a quella che la società diciamo mette in

atto e il carcerato ha bisogno di

integrazione, integrazione lavorativa,

integrazione sociale e Questo è un altro

passaggio importante che nell'aspetto

della omelia che oggi il nostro

arcivescovo ci ha rivolto a tutta la

cittadanza di Motastia.

25 anni fa abbiamo fatto la prima festa

giubilare, c'ero io parroco qui nel 2000

e una festa

voluta da me in prima persona perché

allora uno dei segni del giubileo del

2000 era la memoria dei martiri. San

Giovanni Paolo II volle questo segno del

Giubileo, mentre adesso eh Papa

Francesco, che ha indetto il Giubileo

della speranza, ha avuto altri segni,

tra cui i carcerati. Quindi torniamo

alla nostra Santa'Anastasia e al segno

che il nostro arcivescovo ha voluto per

tutta la diocesi con il progetto Senza

catene. Tutta la diocesi ha contribuito

anche noi nella nostra parrocchia ed è

bello che ci spendiamo per chi e ha

sbagliato per dargli una seconda

opportunità perché è importante. Il

Signore ce ne offre tante di opportunità

con il suo perdono, con la sua grazia.

non si stanca mai di perdonarci e

pertanto anche noi come cristiani

dobbiamo offrire a chi sbaglia la

possibilità di ricominciare e di

rimettersi in gioco. Ed è importante

dare fiducia e lo dico soprattutto ai

lavoratori, a chi magari dovrà in

qualche maniera accogliere qualcuno di

questi exenuti per lavorare. fiducia a

chi si rimette di nuovo in gioco per

ricominciare una vita. attraverso

l'unità si si lavora bene e si cammina

insieme verso un unico obiettivo perché

allora il rischio che ci si perde in

questa società e da soli sappiamo che

non si va da nessuna parte e quindi

credo che l'esempio di Sant'Anastiasia

che oggi qui in chiesa ci ha riunita, ci

ha riuniti, ci sproni, ecco, a tutti, a

tutti a vivere in questa unione e e

andare avanti anche nelle difficoltà

perché sicuramente insieme i problemi si

vedono in un modo diverso. Ecco,

quest'anno hanno giubilare, hanno della

speranza e chiaramente guardare alla

vita, al martirio di Sant'Aastasia ci dà

un messaggio di di speranza, di fede di

profonda nel credere, appunto, a quello

che è il messaggio cattolico nella

circostanza. Sicuramente e la vita è un

bene prezioso, preziosissimo che

dobbiamo sempre salvaguardare. Il

discorso del martirio, anche se non si

vive più come ai tempi delle

persecuzioni, ma sappiamo che c'è un

martirio un po' diverso che si vive

quotidianamente già nelle nostre case,

famiglie, nella anche nella società,

però il cristiano, se vuole ha una

marcia in più che è quella fede. quella

fede che fa in modo di alimentarla anche

nelle difficoltà, perché nelle

difficoltà e le prove si vivono anche in

un modo diverso se c'è veramente il dono

della fede.

Aci Sant'Antonio, duro colpo dei

carabinieri al traffico di auto rubate.

Arrestato un trentenne residente a

Giarre per riciclaggio e ricettazione,

denunciato un 86enne.

Un'operazione mirata dei carabinieri di

ACI Sant'Antonio ha posto fine a

un'attività illecita che operava

nell'ombra di un fondo agricolo nelle

vicinanze del campo sportivo. I militari

dell'Arma hanno arrestato un trentatenne

residenti a Giarre per riciclaggio e

ricettazione ed hanno denunciato in

concorso un ottanasseenne del posto

proprietario del fondo agricolo dove

venivano condotte le attività illecite.

L'uomo trentatreenne operava all'interno

di un'area di proprietà del più anziano,

abilmente occultata fra la vegetazione,

dove aveva nascosto numerose vetture

rubate e componenti di veicoli di

recente costruzione destinati

presumibilmente al mercato nero. per

quanto ben occultato il terreno ubicato

al termine di un viale sterrato di

campagna, chiuso da un grande cancello e

da una recinzione che impediva di

guardare all'interno era già noto ai

carabinieri che lo scorso anno lo

avevano sottoposto a sequestro perché ha

adibito a vera e proprie discarica di

circa 900 m². Già in quella circostanza,

fra le auto accantonate, i militari

dell'Arma ne avevano trovato due

provento di furto. Appostatis all'alb i

militari sono riusciti a vedere il

trentatenne all'interno del fondo e a

osservarlo e riprenderlo mentre era

intento a smontare un'auto. A questo

punto hanno fatto scattare il bllizz

sorprendendolo mentre smontava parti

meccaniche da un'auto, una Fiat 500L

rubata le toianni qualche giorno prima.

Un lavoro minuzioso ha consentito ai

carabinieri di scoprire all'interno del

fondo altre tre auto, una Fiat Punto,

una Lancia Y e una Maserati, già

parzialmente smontate, risultate rubate

nel catenese e a Taormina a giugno

l'uomo è stato arrestato e l'intero sito

sequestrato insieme ad un mezzo

utilizzato per il trasporto dei pezzi e

dei veicoli rubati. Il proprietario del

fondo, invece è stato denunciato per

ricettazione in concorso.

Brucia la casa della moglie dopo averla

minacciata e offesa ripetutamente a

Catania. Arrestato trentaduenne

originario delle isole Maurizius.

Ha piccato il fuoco in casa della moglie

dopo averla minacciata e offesa

ripetutamente al punto di indurre la

donna ad andare via per paura. L'uomo,

un trentaduenne originario delle isole

Maurizius è stato arrestato per incendio

dolos e denunciato per maltrattamenti in

famiglia. I poliziotti delle volanti

sono intervenuti alcuni giorni fa presso

un'abitazione ubicata nel quartiere

Picanello a Catania a seguito della

richiesta di aiuto da parte di una donna

in stato di agitazione, la quale si era

rifugiata a casa di un'amica perché il

marito l'aveva ripetutamente offesa con

messaggi WhatsApp e aveva minacciato di

dar fuoco alla loro abitazione. Dopo

pochi minuti la vicina si è

effettivamente accorta che

l'appartamento al piano terra stava

andando a fuoco. I poliziotti quindi si

sono precipitati nell'abitazione al cui

interno hanno fermato il trentaduenne

che stava per fuggire con ancora

l'accendino in mano per poi far evacuare

gli altri residenti della palazzina

mettendolo in sicurezza. Grazie al

tempestivo intervento dei vigili del

fuoco è stato possibile spegnere le

fiamme. I poliziotti hanno in seguito

acquisito la denuncia della donna che ha

raccontato delle numerose violenze

subite nel corso dei 4 anni di relazione

con l'uomo che è stato tratto in arresto

per incendio doloso e tradotto in

carcere a Piazza Lanza a Catania in

attesa del giudizio di convalida dinanzi

al Jeep.

Per questa sera è tutto. Prima di

salutarvi, come sempre vi ricordo che

potrete seguirci anche sul nostro sito

internet www.tvasicilia.it

e sui nostri canali social. Buona

serata. Arrivederci.

M.